DIFFERENZA TRA DISINFEZIONE, DECONTAMINAZIONE, SANIFICAZIONE E STERILIZZAZIONE
Si è portati a credere che si possa parlare indistintamente di disinfezione, decontaminazione, sanificazione e sterilizzazione ma in realtà si tratta di quattro operazioni diverse, seppur complementari tra loro.
Ognuna di queste quattro operazioni serve a raggiungere l’obbiettivo finale di distruggere gli agenti patogeni e le cariche batteriche. Questo è importante per ridurre e annullare il rischio di infezione e contaminazione, sia per gli operatori sanitari sia per i pazienti.
In questo articolo faremo chiarezza e vedremo nei dettagli di cosa si tratta e qual è la differenza che passa dall’una all’altra operazione.
Disinfezione
La disinfezione serve a ridurre drasticamente la presenza degli agenti patogeni (virus, germi, batteri e funghi) dalle superfici, dagli oggetti e dall’ambiente. Seppur questo processo non elimini le spore, rende innocui i microrganismi.
La disinfezione viene effettuata dopo la fase di pulizia con l’utilizzo di appositi disinfettanti che contengo particolari principi attivi che, per essere efficaci e sicuri, devono avere la certificazione come presidi medico-chirugici. Infatti, i principi attivi in questione hanno lo scopo di disattivare la maggior parte dei microrganismi e rendere sicuri oggetti e superfici per le successive fasi di sanificazione.
Decontaminazione
La decontaminazione serve per dimezzare il numero di microrganismi presenti su una superficie o un oggetto e viene effettuata come pratica preliminare per permettere agli operatori che effettueranno le successive fasi di sanificazione di lavorare in sicurezza.
La decontaminazione viene effettuata tramite soluzioni decontaminanti. Si tratta di un’operazione molto importante, ad esempio, per eliminare le radiazioni o per poter successivamente sanificare gli strumenti non monouso utilizzati nelle sale operatorie, che altrimenti avrebbero una carica batterica molto pericolosa.
Sanificazione
Per sanificazione si intende l’insieme di azioni che vengono compiute per rendere sano un ambiente.
Essa comprende varie fasi:
- Prima di tutto, si pulisce ogni superficie e oggetto, ovvero si effettua la detersione e rimozione meccanica di polveri e sporco con l’utilizzo di acqua e detergenti igienizzanti specifici, che possono variare da una superficie all’altra.
Questo viene fatto perché altrimenti lo strato di sporco si frapporrebbe tra gli agenti patogeni e i disinfettanti, diminuendo l’azione di questi ultimi;
- Successivamente, si procede alla disinfezione per eliminare la maggior parte dei microrganismi, che, come abbiamo visto, avviene tramite disinfettanti con la certificazione di presidi medico-chirurgici;
- Infine, si effettua la disinfestazione che permette di eliminare anche tutti gli organismi di grandezze superiori quali roditori, parassiti e insetti.
Inoltre, con la sanificazione, vengono migliorate anche le condizioni microclimatiche dell’ambiente, ovvero viene effettuato un ricambio e una purificazione dell’aria e si monitorano temperatura e umidità.
Con la sanificazione non vengono eliminate le spore.
Sterilizzazione
Con la sterilizzazione vengono eliminati da superfici, oggetti e ambiente qualsiasi tipologia di microrganismo vivente, che sia esso patogeno o non, comprese le spore. È una pratica obbligatoria e fondamentale negli ambienti sanitari per eliminare totalmente qualsiasi rischio di contrarre e sviluppare infezioni.
Infatti, la sterilizzazione è l’unica pratica che permette la completa distruzione delle spore.
Viene effettuata con dei macchinari appositi, che utilizzano calore o radiazioni, se si tratta di sterilizzazione fisica o con determinate sostanze gassose e liquide quanto si effettua la sterilizzazione chimica.