TRASPORTO CAMPIONI BIOLOGICI

Secondo l’Accordo Stato-Regioni del 2001, che definisce la figura e le competenze dell’Operatore socio sanitario, il trasporto dei campioni biologici rientra fra le competenze dell’OSS, quindi ogni Operatore è tenuto a conoscere e a mettere in pratica la corretta modalità di trasporto dei campioni biologici.

Ma che cosa sono i campioni biologici?

I campioni biologici sono tutti i liquidi e i tessuti organici che possono essere prelevati da un essere umano, quindi si parla di campioni biologici di tipo ematico, urinario, vari liquidi come: seminale, cerebrospinale, pleurico, amniotico, peritoneale, pericardico ecc.. Inoltre, tessuti organici di diversa origine che vengono prelevati ed inseriti in provette o specifici flaconi.

Sulle provette e sui flaconi è obbligatoria la presenza di un’etichetta identificativa, che deve essere sempre presente perché riporta i dati del paziente a cui è stato prelevato il campione biologico l’etichetta può anche essere costituita da un codice a barre per indicare il paziente, e sempre tutti i campioni, per essere trasportati, devono essere accompagnati da una richiesta cartacea di documentazione.

L’Operatore socio sanitario, su attribuzione infermieristica, può spostare e manipolare i diversi contenitori dei liquidi biologici ed è tenuto ad indossare guanti monouso non sterili, perché qualunque campione biologico che si debba trasportare deve sempre essere considerato come campione biologico potenzialmente infetto.

Esistono due circolari del Ministero della Salute, la n° 16 del 1994 e la n° 3 del 2003 che trattano le raccomandazioni per la sicurezza del trasporto di materiali infettivi e di campioni diagnostici e che hanno come obiettivo quello di garantire la sicurezza del personale coinvolto nelle operazioni di spedizione e di trasporto, di impedire la dispersione di agenti infettanti o potenzialmente infettanti nell’ambiente e di fare in modo che il materiale arrivi a destinazione nei tempi e nelle condizioni ottimali per poter essere analizzato, sempre garantendo la sicurezza del personale che manipola i campioni e per ottenere risultati attendibili per l’esito degli esami.

L’Operatore socio sanitario nello specifico per il trasporto è tenuto ad utilizzare dei contenitori trasparenti con una doppia tasca, di cui una adibita a contenere la documentazione cartacea e l’altra per i contenitori e una valigetta rigida specifica per il trasporto. Per prima cosa quindi l’Operatore deve eseguire il lavaggio sociale delle mani, indossare guanti monouso non sterili ed inserire la documentazione cartacea e i contenitori dei campioni biologici all’interno di speciali sacchetti trasparenti, poi una volta inseriti, deve chiudere la sacca trasparente che gli permette di osservare durante il trasporto eventuali fuoriuscite di materiale e al tempo stesso di preservare se stesso da possibili contaminazioni.

Poi per il trasporto dei sacchetti trasparenti deve utilizzare una valigetta rigida specifica perché facilmente lavabile e sterilizzabile, con la possibilità di alloggiare al suo interno supporti in cui inserire flaconi, provette ecc.. e che permetta un trasporto sicuro da un luogo ad un altro e la cui tenuta sia di tipo ermetico.

L’Operatore socio sanitario deve anche sapere che alcuni campioni biologici e diagnostici hanno necessità di essere conservati durante il trasporto a basse temperature, quindi in questo caso, l’Operatore è tenuto ad utilizzare un contenitore termico adeguato, che dovrà essere stato raffreddato in precedenza quando il trasporto superi la mezz’ora dal momento del ritiro dei componenti dal centro trasfusionale, invece se il trasporto viene effettuato in un tempo minore, può essere utilizzato per preservare la sacca da possibili urti e per proteggere l’Operatore socio sanitario dalla rischio di contaminazione.

Canale WhatsApp Per OSS

Riceverai aggiornamenti su concorsi pubblici (RSA escluse), notizie e suggerimenti. Sei nuovo nel settore?. Costruiamo insieme il tuo futuro!