SALMONELLOSI
L’infezione da salmonella è una malattia infettiva che interessa l’apparato digerente, è provocata dai batteri del genere salmonella e si contrae con l’assunzione di cibi o bevande contaminate o per contatto. Le salmonelle sono suddivise in gruppi minori e maggiori: la maggior parte di esse sono minori e manifestano sintomi gastroenterici di rapida guarigione, mentre le salmonelle maggiori dette anche tifoidi sono più rare e sono generalmente presenti nei paesi in via di sviluppo. La salmonella per la sua proliferazione riconosce come habitat il tratto gastrointestinale dell’uomo e di numerosi animali e la sua diffusione nell’ambiente è dovuta a contaminazione fecale. La trasmissione può avvenire per via oro fecale o da alimenti contaminati da feci di uomini o animali infetti.
Parliamo delle infezioni di tipo alimentare: Le salmonelle minori, cioè quelle non tifoidee, sono le cause più frequenti di tossinfezioni alimentari e i serbatoi dell’infezione sono rappresentati dagli animali, dai loro derivati e dall’ambiente (cioè dagli animali, dalla carne poco cotta e i suoi derivati, uova crude o poco cotte o derivati a base di uova come la maionese, latte crudo o non pastorizzato, pollame, carne di maiale, hamburger, pesce e molluschi allevati in acque contaminate, condimenti e salse, preparati per dolci, creme, oppure frutta e verdura contaminate durante il taglio e acque non potabili o scarse condizioni igieniche di chi manipola gli alimenti).
Ma quali sono i sintomi della salmonellosi?
I sintomi si manifestano dalle 12 alle 36 ore dopo l’assunzione di un alimento contaminato e principalmente si manifesta febbre, nausea, diarrea, vomito e dolori addominali; esistono anche casi di portatori asintomatici. La diagnosi di salmonellosi viene fatta con l’esecuzione di una coprocoltura o nei casi più gravi con una coltura di sangue, urina o essudati. La terapia nella maggior parte dei casi, quindi nelle salmonelle minori, sono le gastroenteriti di forma lieve che si risolvono spontaneamente, è necessaria l’assunzione di liquidi e sali minerali per la reidratazione dell’organismo. Mentre soltanto nei casi più gravi si ricorre all’utilizzo di antibiotici.